Sono stati consegnati ieri alla ditta aggiudicataria i lavori per l’esecuzione delle indagini ambientali preliminari nella “sub area verde” all’interno del Parco Urbano “Ninni Cassarà”.
I carotaggi previsti sono dodici, con prelievo sia di campioni di terreno sia di acque di falda. All’esito positivo delle analisi del sottosuolo è subordinata la riapertura alla pubblica fruizione dell’area verde del Parco.
“Il Parco Cassarà – dichiara il sindaco, Leoluca Orlando – potrà finalmente tornare ad essere fruibile in sicurezza da parte dei cittadini, offrendo dalla prossima primavera un’ampia area per lo svago, la socialità, la vita all’aria aperta. Speriamo che una volta riaperto si possa anche riprendere il cammino già avviato prima della chiusura per la sua valorizzazione e per renderlo ancora più attraente per palermitani e turisti”.
“Siamo fiduciosi – commentano gli assessori Giusto Catania e Sergio Marino – nel risultato positivo di questi accertamenti, dopo il lavoro compiuto per la pulizia e la bonifica dell’area. Confidiamo inoltre nella rapida esecuzione di prelievi ed esami da parte dell’impresa, sì da poter velocemente procedere alla riapertura”.
Il parco era stato chiuso nel 2014 dopo il ritrovamento di materiali e sostanze inquinanti in superficie e nel sottosuolo. Attualmente è diviso in tre zone, in base alla gravità dell’inquinamento: una verde, estesa circa 15 ettari e accessibile da corso Pisani, e poi una rossa inibita al pubblico e una gialla, intermedia fra le due. Nella zona verde si è proceduto in diverse fasi alla rimozione manuale e meccanica dei materiali inquinanti.
L’importo complessivo delle indagini ammonta a quasi 95mila euro (per la precisione € 94.739, Determinazione dirigenziale n.10847 dell’11/11/2020 – Area della Pianificazione Urbanistica).
Foto di Stefano Patania.
cari colleghi non cominciate a scrivere sette anni son troppi, ritardi ingiustificati, negligenza, magari qualcuno ci mette dentro pure il cipresso..
lasciamo che il portavoce dei fantastici quattro ( cotanti sono i profili che ha ) ci illumini con una delle sue sortite..
Quindi nelle aree gialla e rossa non sono ancora stati effettuati interventi?
La vicenda del parco Cassarà è l’esempio più eclatante dell’assoluta incompetenza dell’attuale amministrazione insieme al no per principio allo svincolo Brancaccio. Tanti problemi richiedono progetti e tanti soldi, il che non è ovviamente una giustificazione, ma qui parliamo di un lavoro BANALE dal costo IRRISORIO, ma no, non sono stati in grado di adoperarsi neanche per cose piccole come questa.
E se non si riesce a realizzare qualcosa di piccolo, figuriamoci le opere più grandi, tant’è che quel che si muove per ora non dipende dal comune.